TERAMO – Il cantiere di via Capuani ridurrà la sua lunghezza e l’avanzamento verso via Duca d’Aosta prevederà spazi di attraversamento che libereranno la strada dalla prigionia a cui i lavori di ammodernamento della rete del gas hanno condannato da oltre 5 mesi. Ma non ci sarà nessuna sospensione, perché il Comune ha fretta di procedere all’ultimazione e ‘avviare’ la chiusura dell’altro pesante cantiere, quello di corso San Giorgio.
Il sopralluogo di ieri mattina dell’assessore al Governo del territorio, Stefania Di Padova, accompagnata da un collaboratore dell’ufficio tecnico, alla presenza di Osvaldo Di Teodoro, consigliere di maggioranza e rappresentante di Confcommercio, è stato risolutivo per trovare un punto di incontro tra la necessità di lavorare senza fermare il rifacimento del fondo in sampietrini e i diritti saccrosanti di commercianti e residenti a non vedere limitati oltremodo diritti e libertà di movimento. Dunque, da quest’oggi gran parte del ‘recinto’ tra l’innesto di piazza Martiri e via Costantini verrà riaperto, mentre il fronte verso via Duca d’Aosta procederà con porzioni più limitate in estensione e soprattutto con la presenza di varchi di attraversamento in prossimità dell’incrocio con via Raneiro. La ditta ritiene necessaria ancora un mese all’incirca per completare il lavoro, ma l’intervento di sistemazione dei sottoservizi non sarà concluso qui. Via Capuani sarà di nuovo interessata dai lavori: per la posa in opera della fibra sulle traverse e dalla sistemazione dei tronchetti, fase conclusiva dei lavori in corso San Giorgio.
Secondo gli accordi e il nuovo cronoprogramma, infatti, l’intervento che dovrebbe portare a concludere il rifacimento delle vie Cerulli Irelli, Vinciguerra, Pepe, Duca d’Aosta, Raneiro e Costantini tra il corso e via Capuani da un lato, e via Carducci tra il corso e via Delfico dall’altro, potrebbe partire entro la fine del mese in corso. Nei prossimi giorni verrà formalizzato con atto di giunta l’accordo raggiunto tra il Comune e l’Ati delle imprese Macinati-Persia che ha lavorato al restyling del corso principale, con la ratifica delle oltre 60 tavole di variante che prevedono la transazione tra le riserve delle ditta (che erano state calcolate in circa 3 milioni di euro) e le penali applicate dall’amministrazione. Dopo di che si comincerà con la messa in opera delle mattonelle, della stessa fornitura del Corso ma con ‘pezzatura’ più piccola, quindi si procederà con la riparazione delle rotture della pavimentazione sul corso e la pulizia complessiva finale.
Capitolo corso de’ Michetti. L’assessore Di Padova lo ha ribadito: i lavori del corso che scende verso la Madonna delle Grazie verranno illustrati ai commercianti e ai residenti nel corso di una assemblea pubblica, che forse si terrà all’Ipogeo, alla fine del mese. L’ipotesi è che i lavori possano partire non oltre settembre. Dovrebbero essere conclusi entro la fine dell’anno, e si suppone che il nuovo progetto, meno invasivo negli scavi, possa permetterlo. Lo spazio a disposizione imporrà la sospensione del traffico, magari a zone alternate, e grande attenzione sarà riservata alla pianificazione degli spostamenti di coloro che hanno i posti auto nelle tre grandi rimesse sotterranee lungo il tracciato del cantiere.